Lo comunica l’Istat: a luglio 2019 la stima per le vendite al dettaglio è di una diminuzione congiunturale dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume. In flessione sia le vendite dei beni alimentari (-0,1% in valore e -0,5% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,7% in valore e in volume).

Nel trimestre maggio-luglio 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio aumentano invece dello 0,5% sia in valore sia in volume. E risultano in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+0,7% in valore e +0,5% in volume) sia quelle dei prodotti non alimentari (+0,3% in valore e +0,4% in volume).

Su base annua le vendite sono aumentate per tutti i beni

Su base annua, continua l’Istat, le vendite al dettaglio registrano un aumento del 2,6% in valore e del 2,8% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+3,2% in valore e +2,4% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+2,1% in valore e +3,1% in volume).

Per quanto riguarda le vendite dei beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori però riguardano le Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+6,4%), e le Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+6,1%).

La contenuta flessione congiunturale di luglio segue l’incremento registrato a giugno

Rispetto a luglio 2018 il valore delle vendite al dettaglio sono aumentate del 3,3% per la grande distribuzione, e dello 0,9% per le imprese operanti su piccole superfici. In forte crescita poi il commercio elettronico (+23,2%).

“La contenuta flessione congiunturale di luglio – commenta l’Istat – segue il più ampio incremento registrato a giugno 2019. A luglio 2019, la crescita tendenziale del valore delle vendite al dettaglio è in accelerazione rispetto a quella registrata nel mese precedente e risulta diffusa a tutte le classi dimensionali d’impresa”.

Crescita più intensa per le imprese di maggiore dimensione

La crescita è più intensa per le imprese di maggiore dimensione (con almeno 50 addetti), che mostrano un incremento del 4,3%, mentre un aumento più contenuto caratterizza sia le imprese fino a 5 addetti (+0,9%), sia quelle da 6 a 49 addetti (+1%). Se si considera la dinamica tendenziale del valore delle vendite da inizio anno, riporta Askanews, la crescita interessa però solo le grandi imprese (+2,2%), che includono anche le principali piattaforme digitali. Mentre per le altre imprese si registrano flessioni di diversa intensità: -1,2% per le imprese fino a 5 addetti, e -0,1% per quelle da 6 a 49 addetti.