Salute e ambiente sono al centro del processo di transizione ecologica che coinvolge le imprese di tutti i settori economici, alle quali è richiesto di utilizzare ingredienti più sicuri per l’uomo e processi sempre meno impattanti sull’ambiente. E la pandemia favorisce la crescita del mercato dei prodotti naturali e biologici, e dei prodotti destinati alla salute e al benessere in generale, che si tratti di prodotti da applicare o integratori. Se ancora, come nel passato, si conoscono e si acquistano di più i prodotti che si applicano rispetto agli integratori (99% contro il 73%), oggi l’acquisto degli integratori, che rispetto ai cosmetici hanno un profilo più legato al mantenimento in salute, è aumentato significativamente, passando dal 66% del 2019 al 77% del 2021. Lo dimostra il sondaggio condotto da Free Thinking per AIDECO e SISTE dal titolo Claims di cosmetici e alimenti: bellezza, bio-naturalità, sostenibilità e… verità.

Prendersi cura del proprio corpo, dei capelli e delle unghie

Le motivazioni di acquisto più forti, trasversalmente a tutti i prodotti, sia di applicazione sia integratori, sono legate all’apparire in forma e prendersi cura del proprio corpo, dei capelli e delle unghie. Fanno eccezione i prodotti per il viso, per i quali la motivazione principale è prevenire l’invecchiamento (lo dichiara il 58% di chi acquista prodotti beauty e il 49% di chi acquista integratori), e i prodotti per l’igiene personale, che negli ultimi due anni hanno risposto all’esigenza di contenere il contagio da Coronavirus.
Per la raccolta di informazioni di prodotto per il beauty e gli integratori accanto al web le figure di riferimento sono i farmacisti, mentre gli specialisti, i dermatologi e altre figure professionali in ambito medico, risentono di un accesso meno immediato dei pazienti.

Meglio affidarsi agli specialisti che all’influencer

Coerentemente con questo dato, la vendita di prodotti per il beauty e gli integratori avviene in farmacia e in parafarmacia (rispettivamente al 47% e al 31% beauty e al 52% e 31% integratori), mentre le erboristerie rappresentano il terzo canale di vendita (27%). Il web, seppure in aumento, per il consumatore italiano non rappresenta ancora un canale di riferimento per questo tipo di prodotti (25%). Una tendenza dimostrata anche dal fatto che le dichiarazioni preferite a garanzia del risultato del prodotto sono “approvato da specialisti” e “dermatologicamente testato”, mentre “raccomandato da influencer” chiude la classifica delle dichiarazioni a cui affidarsi.

Si cerca la garanzia che i prodotti non siano dannosi

Rispetto alle caratteristiche dei prodotti, i consumatori al momento dell’acquisto cercano la garanzia che i prodotti non siano dannosi. Ovvero, che abbiano certificazioni bio (77% beauty e 78% integratori), che siano naturali (77% beauty e 75% integratori) e senza alcuni particolari ingredienti (70% beauty e 75% integratori). Tra i claim oggetto della ricerca non emergono differenze significative tra le due categorie: “con ingredienti naturali 100%” e “senza derivati animali” appaiono i due claim più rilevanti (rispettivamente oltre il 50% il primo claim e vicino al 50% il secondo), mentre “impatto zero sull’ambiente”, “confezione riciclabile”, “certificato bio” e “a bassa emissione di CO2” si attestano intorno al 40% delle risposte degli intervistati.