Con l’emergere della realtà phygital le cyberemozioni segneranno la trasformazione dell’esperienza soggettiva, influenzando in modi nuovi, e ancora in parte impredicibili, i nostri comportamenti.
Ne sono convinti Andrea Gaggioli, ordinario di Psicologia generale Dipartimento di Psicologia Università Cattolica, campus di Milano e direttore Centro studi e ricerche di psicologia della comunicazione (PsiCom), e la professoressa Alice Chirico (PsiCom), che hanno pubblicato un editoriale sulla rivista Cyberpsychology, Behaviour and Social Networking, issue.
“Grazie alla crescente integrazione di realtà virtuale, realtà aumentata e intelligenza artificiale nel tessuto della nostra esistenza, potremmo sperimentare nuove forme di emozioni che non avevamo mai provato prima – spiegano Gaggioli e Riva all’Adnkronos -. L’evoluzione dei media, quindi, plasma e trasforma le nostre esperienze, e le emozioni sono la fucina di questa trasformazione. Queste esperienze emotive ‘emergenti’ dall’interazione con i mondi phygital potrebbero quindi portarci a sviluppare nuovi modi di espressione, comunicazione e comprensione delle emozioni altrui”.

Gli effetti della natura nella realtà virtuale 

Se viviamo la natura, anche in modo virtuale, e sperimentiamo un senso di profonda meraviglia di fronte a essa, diveniamo più inclini a difendere il pianeta.
Lo studio ha esaminato l’impatto ecologico di due scenari naturali in realtà virtuale (una foresta e un parco brullo), uno scenario non legato alla natura, ma in grado di indurre meraviglia (la visione della Terra dallo spazio), e un ambiente neutro dal punto di vista emotivo, raffigurante una stanza.
“Per misurare gli effetti delle esperienze virtuali abbiamo preso in esame due comportamenti”, spiegano i ricercatori: firmare o meno una petizione reale contro la produzione di imballaggi in plastica o prendere volantini relativi alla petizione da condividere poi con altre persone.

La “meraviglia” e il coinvolgimento sociale verso la tutela dell’ambiente

I risultati hanno evidenziato che sebbene tutti gli ambienti naturali simulati promuovano comportamenti a favore dell’ambiente, solo quello in grado di indurre profonda meraviglia porta le persone a prendere un maggior numero di volantini contro la produzione della plastica.
“Questi risultati riconfermano il ruolo chiave dell’esposizione ad ambienti naturali in realtà virtuale nel promuovere comportamenti ecologici – sottolinea Chirico -, sottolineando il valore aggiunto di un ambiente naturale in grado di suscitare profonda meraviglia nel sostenere un maggiore coinvolgimento sociale verso la tutela dell’ambiente”.

Cyberemozioni: nuovi approcci terapeutici, educativi e di sensibilizzazione

“Le cyberemozioni, ovvero le emozioni generate e sperimentate in ambienti virtuali come la realtà virtuale, offrono opportunità uniche per comprendere meglio il funzionamento degli stati affettivi umani e per sviluppare nuovi approcci terapeutici, educativi e di sensibilizzazione – commentano Riva e Gaggioli -. Il futuro dello studio delle emozioni virtuali appare promettente e ricco di scoperte entusiasmanti, che potrebbero avere un impatto significativo sulla nostra comprensione delle emozioni umane e sulla qualità della nostra vita”.