È quanto emerge dall’Altagamma Consensus 2023 e dall’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor: nonostante le turbolenze economiche, nel 2022 il mercato luxury globale supera con decisione i livelli pre-Covid crescendo del 21% e sfiorando quota 1.400 miliardi di euro. Ma lo scenario si prospetta positivo anche nel 2023, con la marginalità delle imprese del settore prevista a +6%. Si tratta di risultati che si inquadrano all’interno di un percorso positivo anche nel lungo termine. Se per i personal luxury goods nel 2022 la crescita è stimata del +22% (353 miliardi), nel 2030 il loro valore di mercato dovrebbe salire a circa 540-580 miliardi, con un aumento del 60% o più rispetto all’anno ancora in corso.

Europa e Stati Uniti +5%, America Latina e Giappone +6%

Per l’Europa si prevede una crescita del 5%, grazie all’aumento dei viaggi internazionali che compenseranno la più debole domanda interna. Anche per gli Stati Uniti si prevede una crescita del 5%, mentre per America Latina e Giappone del +6%. In Cina, grazie all’effetto rebound, i consumi potrebbero crescere del 9%. La Cina sul lungo periodo resta il più grande mercato del lusso, trainato dalla classe media, dalle nuove generazioni e dallo sviluppo di nuovi poli. Per il Middle East si prevede invece un +7%, con aree come Emirati Arabi e Turchia che non avendo imposto sanzioni si stanno avvantaggiando dei consumi dei russi.

Consumi: Cina +10% nel 2023

I consumatori cinesi saranno i best performer nel 2023 (+10%), ma l’effetto rebound dei consumi beneficerà in generale i mercati asiatici (+8%). Meno brillanti i consumi di giapponesi (+5%), e americani (+5%), ed è più cauto lo spending europeo (+4%). Tutte le categorie merceologiche vedranno un aumento delle vendite. Si riconferma la leadership degli accessori, che continuano nel loro trend positivo: +8,5% pelletteria e +7% calzature, mentre abbigliamento (+6%) e cosmesi (+5,5%) confermano il tasso di crescita del 2022. L’hard luxury prosegue il suo trend positivo, in particolare nella gioielleria (+8%), mentre più bassa la crescita degli orologi (+5%). Se per il retail digitale si prevede una crescita del 8% e per i negozi fisici del +7%, il wholesale fisico resta fragile (+3,5%), mentre il wholesale digitale si normalizzerà al +5,5%.

Crescita positiva per il 95% dei marchi grazie a GenY e GenZ

L’esito finale di quest’anno dipenderà in gran parte dalla revoca delle restrizioni in Cina legate alla pandemia, dall’evoluzione della fiducia dei consumatori di lusso europei e americani e dalla potenziale recessione nelle economie di Stati Uniti ed Europa. Nonostante le sfide economiche, nel 2022, riporta Askanews, il mercato luxury ha comunque generato una crescita positiva per il 95% dei marchi, con Usa, Europa e Asia (esclusa la Cina) in testa alla crescita.
La GenY e la GenZ hanno rappresentato l’intera crescita del mercato nel 2022. Al 2030, la spesa della Gen Z e della Gen Alpha è destinata a crescere circa tre volte più velocemente rispetto alle altre generazioni, fino a costituire un terzo del mercato e in virtù di un’attitudine più precoce di questi consumatori verso il lusso.