Buone notizie per quanto riguarda la situazione economica del nostro paese, al meno quella legata all’imprenditorialità. Nel trimestre luglio-settembre 2023, infatti, l’Italia ha visto una leggera ripresa nella vitalità del suo sistema imprenditoriale.
I dati, emersi dal Registro delle imprese delle Camere di Commercio – sulla base di Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere, segnalano un aumento delle aperture e una diminuzione delle chiusure rispetto al 2022. 

15.407 attività in più

Nel dettaglio, si è registrato un saldo positivo di 15.407 attività economiche, che rappresenta un aumento dello 0,26% rispetto alla fine di giugno. Questo saldo è calcolato come la differenza tra le 59.236 nuove iscrizioni e le 43.829 cessazioni di attività. In termini assoluti, l’espansione del settore imprenditoriale è stata moderata, con il saldo al di sotto della media degli ultimi dieci anni.
Le regioni e le macro-aree dell’Italia hanno tutte mostrato un segno positivo, con il Lazio in evidenza per un tasso di crescita del 0,44% rispetto al trimestre precedente, trainato dall’ottimo risultato di Roma, che ha registrato una crescita dell’0,5%.

Lombardia locomotiva d’Italia

Tuttavia, in termini assoluti, la maggiore espansione del tessuto imprenditoriale è stata osservata in Lombardia, con un aumento di 3.334 imprese, corrispondente a un tasso di crescita dello 0,35%. Milano ha contribuito in modo significativo a questo risultato, con una crescita dell’0,49% in linea con quella della capitale.

Il settore delle costruzioni è emerso come uno dei più dinamici, registrando un aumento di 4.213 imprese, equivalente a una crescita dello 0,5%. Le attività professionali, scientifiche e tecniche hanno mostrato un tasso di crescita del 1,1%, con 2.597 nuove attività nel trimestre. Anche il settore dell’alloggio e della ristorazione ha registrato una crescita significativa, con 2.825 nuove unità, pari all’0,62% in più rispetto alla fine di giugno.
Al contrario, i settori del commercio e delle attività manifatturiere hanno mostrato una crescita inferiore allo 0,1%. Unico tra tutti i settori, l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca hanno registrato una diminuzione dello 0,1%.

La società di capitale la principale forma giuridica 

La forma organizzativa più dinamica rimane la società di capitale, con un tasso di crescita dell’0,68%. Nel trimestre, sono state create 19.929 imprese di questo tipo, rappresentando l’82% dell’intero saldo trimestrale.
L’impresa individuale rimane la forma organizzativa più comune, con 35.531 nuove iscrizioni nel trimestre, ma ha contribuito al saldo trimestrale con sole 3.935 unità, pari a un tasso di crescita trimestrale dello 0,13%.