Inutile negare che, a livello global, gli ultimi mesi siano stati segnati da un deciso incremento del costo della vita. Un aumento legato alla crisi energetica, al conflitto in Ucraina e ad altre variabili che comunque pesano sulle tasche dei cittadini. E, a proposito d cittadini, come vivono questa situazione? Come la frontino? Per esplorare il sentiment a livello globale è stato realizzato l’Annual WIN World Survey 2022, report che fotografa la situazione finanziaria e l’impatto di inflazione e crescita dei costi nella vita dei cittadini di 39 Paesi, sulla base di quasi 30.000 interviste. I dati sull’Italia sono stati raccolti ed elaborati da BVA Doxa, parte dell’Associazione promotrice WIN International.

Le ragioni dietro gli aumenti generalizzati 

Il costo della vita è aumentato a causa di diversi fattori, tra i quali la pandemia e crisi politiche ed economiche che hanno colpito diversi paesi del mondo. Su questo scenario, in Italia più che in altri Paesi la maggioranza mantiene uno stile di vita equilibrato, senza né eccessi né difficoltà (48% degli intervistati, dato che supera la media europea del 41% e quella globale del 36%).

Diminuisce la quota di chi è senza preoccupazioni

Si riduce la quota di chi vive senza preoccupazioni (21% in Italia vs 26% di media europea e 25% quella globale), mentre chi è in difficoltà ad arrivare a fine mese è il 28% (in linea con il 29% dell’Europa e meglio del 36% a livello mondiale). Paesi come la Germania mostrano una spaccatura più netta tra chi vive con agio (38%) e chi invece è in sofferenza (34)%. Rispetto all’Italia la situazione è leggermente migliore in UK e Francia, rispettivamente con il 27% e il 26% che dichiara di vivere serenamente, mentre il 29% e il 28% sono coloro che non riescono ad affrontare gli aumenti del carovita.

Strategie per ridurre le spese

A causa dell’aumento dei prezzi, per molti è necessario ridurre e spese. Una necessità affrontata da quasi la metà (48%) degli intervistati in tutto il modo, con un 29% che prevede di farlo nei prossimi mesi, mentre il 19% non prevede cambiamenti nel proprio stile di vita e consumo. Tra questi ci sono i più senior, che possono probabilmente contare sui risparmi: infatti il dato di coloro che non prevedono modifiche al budget delle spese sale al 21% per la fascia 55-64 anni e al 24% fra gli over 65.
In generale i cittadini e consumatori Europei sono sensibili al tema del contenimento delle spese: il 54% degli intervistati dichiara tagli negli ultimi mesi, mentre chi li prevede nei prossimi è il 24%. In linea anche l’Italia: a ridurre le spese sono stati il 49% degli italiani, mentre il 30% prevede di farlo.