Oltre la metà dei lavoratori italiani ha difficoltà con l’inglese. Eppure questa lingua sta sempre più diventando quella ufficiale all’interno di un numero crescente di aziende. Specie se si tratta di start up e di imprese digital. Lo rivela Twenix, società impegnata nel settore EdTech che offre percorsi formativi linguistici a imprese e professionisti e che ha stilato uno studio sul crescente fenomeno dell’ anglofonia aziendale. “La comunicazione corporate, in realtà come la nostra, che hanno la fortuna di possedere talenti internazionali e che godono di una diversità culturale, utilizza l’inglese come lingua universale nella maggior parte dei processi, affinché tutti i dipendenti che non parlano la lingua madre aziendale (nel nostro caso, lo spagnolo) possano condividere informazioni e sentirsi parte della comunità” ha detto Beatriz López Arredondo, head of people di Twenix. “Abbiamo identificato questa necessità a partire dagli inizi del 2022 e nel 2023 continueremo a evolvere in questo senso e tutto ciò che avrà a che vedere con le comunicazioni di interesse globale sarà in inglese”.

L’anglofonia aziendale

È il caso di Twenix, società impegnata nel settore EdTech che offre percorsi formativi linguistici a imprese e professionisti e che ha stilato uno studio sul crescente fenomeno dell’ anglofonia aziendale. «La comunicazione corporate, in realtà come la nostra, che hanno la fortuna di possedere talenti internazionali e che godono di una diversità culturale, utilizza l’inglese come lingua universale nella maggior parte dei processi, affinché tutti i dipendenti che non parlano la lingua madre aziendale (nel nostro caso, lo spagnolo) possano condividere informazioni e sentirsi parte della comunità» afferma Beatriz López Arredondo, Head of People di Twenix. «Abbiamo identificato questa necessità a partire dagli inizi del 2022 e nel 2023 continueremo a evolvere in questo senso e tutto ciò che avrà a che vedere con le comunicazioni di interesse globale sarà in inglese, con una peculiarità: preferiamo che alcuni documenti rimangano nella lingua madre di determinati team per generare un ambiente amichevole per tutti i nostri collaboratori».

Un fenomeno globale

Si tratta di un fenomeno di portata globale, che non si limita al territorio occidentale, ma che si estende anche all’Oriente, come nel caso di grandi compagnie come Samsung, Honda e Lenovo. Multinazionali cui si aggiungono sempre più spesso piccole e medie imprese e startup, che, al pari delle grandi, si aprono ai mercati esteri o accolgono team internazionali.

L’importanza di adottare un linguaggio comune 

Adottare un linguaggio comune in ambito professionale ha una valenza assodata. Lo conferma uno studio dell’Intelligence Unit di The Economist, che ha analizzato gli effetti di una comunicazione che non “funziona”. La mancanza di un linguaggio comune, così come una comunicazione non efficace, può compromettere le performance di un’impresa. I risultati di un simile fenomeno sono: ritardi o fallimenti nel portare a termine progetti (44% dei casi); morale più basso dei team (31% dei casi); mancato raggiungimento di obiettivi di performance (25% dei casi); perdite economiche (18% dei casi).