Il recente Decreto Lavoro, convertito nella Legge n. 85/2023, ha introdotto importanti novità riguardanti lo smart working per genitori con figli di età inferiore ai 14 anni. Queste novità coinvolgono anche i lavoratori fragili nel settore privato e pubblico, prorogando i termini per continuare a lavorare in modalità agile.
In Italia, si è iniziato a parlare molto di smart working durante la pandemia da Covid-19. La base normativa per questa forma di lavoro è la Legge 22 maggio 2017, n. 81, modificata dalla Legge 122/2022. Secondo queste leggi, lo smart working non rappresenta una diversa tipologia di lavoro, ma una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, concordata tra le parti e svolta in parte presso l’azienda e in parte da remoto, purché siano rispettati gli orari di lavoro.

Stessi diritti, anche a distanza

I lavoratori in smart working da remoto hanno diritto alle stesse protezioni in caso di malattia o infortunio, nonché alle tutele previste in materia di sicurezza sul lavoro. Nel 2021, è stato stabilito che i datori di lavoro, sia nel settore pubblico che privato, devono dare priorità alle richieste di lavoro agile presentate da lavoratori con figli minori di 14 anni o da lavoratori con disabilità grave o caregiver.

Le modifiche apportate e chi coinvolgono

Il Decreto Lavoro 2023 ha introdotto diverse modifiche rispetto al precedente DL Milleproroghe. La scadenza per il lavoro agile è stata prorogata fino al 31 dicembre per i lavoratori subordinati del settore privato e fino al 30 settembre per i dipendenti pubblici, a causa di limiti finanziari. Tuttavia, i lavoratori fragili a rischio Covid sono un’eccezione a questa regola. Quindi, i lavoratori fragili (come anziani, pazienti immunodepressi, oncologici, pazienti in terapia salvavita o con altre comorbilità) e i genitori con figli minori di 14 anni possono continuare a usufruire dello smart working entro i termini stabiliti e alle condizioni previste.

I criteri per ottenere il lavoro da casa 

Per richiedere lo smart working per genitori con figli minori di 14 anni, non è sufficiente avere un figlio di questa età. È necessario che l’attività lavorativa sia compatibile con questa modalità. Inoltre, il minore deve essere convivente, nessuno dei genitori deve beneficiare di misure di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell’attività lavorativa e entrambi i genitori devono essere lavoratori.
Fino alla data di scadenza, l’attività di lavoro agile può essere svolta senza accordi individuali, ma dopo il 31 dicembre 2023 per i lavoratori del settore privato o il 30 settembre per quelli del settore pubblico, gli accordi individuali saranno necessari.

Specifiche e tempistiche delle comunicazioni telematiche 

A partire dal 28 febbraio 2023, il Ministero del Lavoro ha aggiornato la piattaforma telematica attraverso cui i datori di lavoro possono comunicare i nominativi dei lavoratori in modalità agile, con o senza accordo individuale, nonché la data di fine dello smart working. La documentazione necessaria è disponibile sul sito del Ministero.
Per quanto riguarda i tempi di invio delle comunicazioni, i datori di lavoro del settore privato devono comunicare l’inizio o la proroga dello smart working entro 5 giorni dall’inizio o dall’ultimo giorno comunicato prima della proroga. I datori di lavoro del settore pubblico devono inviare le comunicazioni entro il 20 del mese successivo all’inizio o all’ultimo giorno comunicato prima della proroga.